International Degrowth Conference, oltre 1000 partecipanti a Pontevedra
Con la partecipazione di oltre 1.100 persone provenienti da 48 Paesi diversi, la decima International Degrowth Conference di Pontevedra è stata uno delle edizioni più ricche fino ad oggi, con l’adesione di accademici, attivisti e, per la prima volta in questo tipo di conferenze, studenti e insegnanti delle scuole secondarie.
Sebbene l’inizio ufficiale della Conferenza sia avvenuto il 18 giugno, le attività sono iniziate il lunedì precedente con la celebrazione del Phd Symposium, al quale hanno partecipato 40 ricercatori pre-dottorati. Martedì 18, la sessione di apertura ha avuto luogo nel Pazo de la Cultura de Pontevedra, dove Mario Pansera, il principale organizzatore dell’evento, insieme al presidente della Società Europea di Economia Ecologica, Dan O’Neill, e ai rappresentanti dell’International Degrowth Supporting Group, Vincent Liegey e Brototi Roy, hanno avuto il compito di accogliere i partecipanti in un auditorium completamente pieno. Durante questa sessione si sono svolte anche le prime due presentazioni plenarie, che quest’anno hanno assunto la forma di dialoghi.
Il primo di questi, intitolato “STS nel contesto della decrescita: scienza e tecnologia nell’era dell’espansione coloniale capitalista”, ha visto la partecipazione di Samer Abdelnour (Università di Edimburgo) e Annapurna Mamidipudi (Università Tecnica di Berlino) ed è stato moderato da Tess Doezema ( Universitat Autònoma de Barcelona). Nella seconda, denominata “Introduzione all’economia ecologica e alla decrescita”, che farà parte del podcast Economics for Rebels, hanno partecipato Joshua Farley (Università del Vermont), Giorgos Kallis (Universitat Autónoma de Barcelona) e Brototi Roy (Universitat Autónoma de Barcelona), con la moderazione della direttrice del podcast Alexandra Köves (Università Corvinus di Budapest). La sessione di apertura si è conclusa con il concerto del pianista Abe Rábade, che ha riempito di magia il Pazo de la Cultura, eseguendo brani del suo album Botánica, accompagnato dai musicisti e ballerini che hanno partecipato a questo lavoro.
Mercoledì 19 giugno hanno preso il via le oltre 220 sessioni parallele di questa edizione, distribuite in quattro diverse sedi tra il Campus Universitario di A Xunqueira e il Pazo de la Cultura. La prima giornata di lavori ha incluso anche il terzo dialogo plenario, “La politica dei materiali e l’industria della plastica”, con la partecipazione di Ekaterina Chertkovskaya (Università di Lund) e Alice Mah (Università di Glasgow), con la moderazione di Vincenzo Pavone (CSIC), e l’Assemblea Generale della Società Europea per l’Economia Ecologica (ESEE).
Giovedì 20 sono proseguite le sessioni parallele e si sono svolte le sessioni n.4 e n5. La prima, intitolata “Quale economia circolare?”, ha visto la collaborazione di Kersty Hobson (Università di Cardiff) e Hans-Christian Eberl (responsabile per l’Economia Circolare nel programma Horizon Europe della Commissione Europea), ed è stata condotta da Andrea Genovese (Scuola di Management dell’Università di Sheffield). Il quinto dibattito, intitolato “Tecnologia e democrazia: il diritto al movimento di riparazione”, ha visto Javier Lloveras (Post-Growth Innovation Lab) come presidente oltre alla partecipazione di Ugo Vallauri (co-fondatore e co-direttore di The Restart Project) e Blanca Callén (Universitat Autònoma de Barcelona).
Gli ultimi due dibattiti plenari si sono svolti in occasione della chiusura della conferenza di Pontevedra, venerdì 21 giugno. Nella prima, “Rethinking Innovation: Approcci alternativi per le persone e il pianeta”, il tema dell’innovazione è stato affrontato da Alejandra Boni (Ingenio – UPV), Adrian Smith (Università del Sussex) e Andrea Jiménez (Università di Sheffield), sotto la direzione di di Aviram Sharma (Laboratorio Innovazione Post-Growth). L’ultimo panel, “Cambiamento climatico e decrescita”, è stato condotto dal ricercatore Mario Pansera (Post-Growth Innovation Lab) e ha affrontato il tema del cambiamento climatico con due figure di spicco, Julia Steinberger (Università di Losanna) e Carlo Buontempo (Direttore di Copernicus Climate Servizio dell’IU).
La Conferenza di Pontevedra prevedeva anche un ambizioso programma sociale sviluppato da lunedì 17 a sabato 22 giugno con più di 20 attività in galiziano, spagnolo e inglese, e con eventi artistici e culturali, come proiezioni di film e documentari, spettacoli di danza o un murale collettivo, tra gli altri. Il programma si è concluso con un concerto con diversi gruppi musicali e la celebrazione di una grande Queimada con musica tradizionale dal vivo.
I preparativi per il prossimo incontro – la 18a Conferenza della Società Internazionale per l’Economia Ecologica e l’11a Conferenza Internazionale sulla Decrescita (dal 24 al 27 giugno 2025 a Oslo, in Norvegia) sono già in corso.