Sustainable Living @Home, l’evoluzione degli stili di vita

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Il riscaldamento globale è una realtà innegabile con impatti sempre più evidenti sul cambiamento climatico. Le famiglie europee stanno dimostrando una crescente attenzione verso l’impatto delle proprie azioni sull’ambiente, ma quanto incide davvero la sensibilità ESG (Ambiente, Sociale e Governance) sulle loro scelte quotidiane? La prima edizione della ricerca “Sustainable Living @Home” condotta dal Gruppo Europ Assistance in collaborazione con Adwise Creative Insight Agency fornisce risposte concrete.

L’impronta ecologica domestica: una consapevolezza in crescita

Le famiglie europee sono sempre più sensibili alle questioni ambientali, motivati dai cambiamenti climatici, dall’inquinamento atmosferico e da ragioni economiche legate all’energia. Tuttavia, la ricerca rivela che la consapevolezza dell’impronta ecologica domestica è ancora limitata, spesso a causa di mancanza di conoscenza e risorse economiche. La preferenza è per piccoli cambiamenti quotidiani piuttosto che interventi strutturali costosi.

Italia green: azioni e pianificazioni

Gli italiani, proprietari in larga parte di una casa (72%), dimostrano un’alta preoccupazione per ridurre l’impronta ecologica in generale (87%). Il focus è sulla diminuzione dei consumi energetici, gestione e riduzione dei rifiuti, riparazione di perdite ed elettrodomestici, oltre alla ristrutturazione e all’adozione di sistemi di risparmio idrico. Sebbene la maggioranza non abbia ancora fatto ricorso a questi interventi, il 56% pianifica di farlo nel futuro per ottenere benefici economici e ambientali.

Profili ESG: dai “Green Sobers” ai “Constraints”

La ricerca identifica cinque modelli di comportamento ESG:

  1. The Green Sobers: Preoccupati per l’impronta ecologica, concentrati su azioni quotidiane senza grandi investimenti.
  2. The Green Committed: Giovani impegnati nelle grandi città, seguono tutte le iniziative green e ritengono importante rispettare le norme.
  3. The Green Savers: Giovani genitori urbani, attenti ai consumi energetici con una forte coscienza ambientale.
  4. The Technos: Giovani in affitto, contano sulle nuove tecnologie per ridurre l’impronta ecologica.
  5. The Constraints: Persone sole in affitto, poco preoccupate per l’impronta ecologica, concentrate su azioni basilari.

Eventi estremi e il timore della sicurezza

Gli italiani sono inoltre i più preoccupati in Europa per l’esposizione delle case ai rischi climatici. L’84% teme per la sicurezza della propria abitazione, con il 47% interessato a comprendere il livello di protezione in caso di eventi estremi. Quasi la metà (48%) ritiene che le compagnie assicurative siano l’interlocutore più adatto per una copertura adeguata a tutela della casa.

In conclusione, la ricerca evidenzia una crescente sensibilità ESG nelle famiglie europee, con gli italiani in prima linea. Tuttavia, sono necessari sforzi concreti per tradurre questa consapevolezza in azioni che possano contribuire significativamente alla sostenibilità ambientale.

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