Ecomondo 2023, la fiera dei record
Ecomondo ha inaugurato la sua 26esima edizione con numeri record, occupando l’intero quartiere fieristico di Rimini (150mila metri quadri) con oltre 1500 espositori. Un successo che segue lo spin-off di KEY, avvenuto a marzo di quest’anno e che dimostra come la transizione ecologica sia ormai di casa nel capoluogo riminese. Alla cerimonia d’apertura hanno partecipato Gilberto Pichetto Fratin, Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Anna Montini, Assessora alla Transizione Ecologica di Rimini, e Maurizio Renzo Ermeti, Presidente di Italian Exhibition Group, ente organizzatore dell’evento.
Un premio per gli innovatori green
Maurizio Renzo Ermeti, Presidente di Italian Exhibition Group, nel suo saluto introduttivo, ha ricordato: “La storia di Ecomondo nasce dalla doppia intuizione di due persone eccezionali: Edo Ronchi, che nel 1997 come ministro dell’Ambiente presentò il decreto che porta il suo nome e che ha cambiato il paradigma con cui si era sempre affrontato il tema rifiuti in Italia. E Lorenzo Cagnoni, il nostro compianto presidente, che nello stesso anno ha inaugurato la fiera ‘Ricicla’, oggi Ecomondo. In sua memoria IEG ha voluto istituire un premio per le imprese a più alto tasso di innovazione presenti in fiera: il Premio ‘Lorenzo Cagnoni’ per gli innovatori green”.
Start-up e blue economy al centro dell’evento
Anna Montini, Assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Rimini, ha continuato: “Ecomondo non solo accoglie le imprese consolidate, ma apre anche le start-up, che incarnano un modello di innovazione imprescindibile per il nostro progresso. Quest’anno inoltre la manifestazione si arricchisce di un’area legata alla Blue economy, settore particolarmente strategico per Rimini. Candidata a diventare Capitale della Cultura per il 2026, la nostra città si distingue per gli investimenti in rigenerazione urbana, per il rinnovamento del sistema fognario e per la qualificazione del profilo costiero del lungomare. Tutte trasformazioni ispirate ai temi e alla cultura ambientale che Ecomondo irradia sul territorio”.
L’impegno per le energie rinnovabili dell’Emilia-Romagna
Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna, ha dichiarato: “L’Emilia-Romagna ha superato il 73% di raccolta differenziata, ma dobbiamo investire ancora di più contro il consumo di suolo. Con il ministro Pichetto Fratin c’è una grande collaborazione: sono stato nominato commissario per la realizzazione del rigassificatore e garantisco che entro due anni sarà pronto. Questa è la transizione, il futuro è l’energia rinnovabile: ecco perché a Ravenna verrà realizzato il più grande parco eolico in Italia”.
La sfida della decarbonizzazione
“Il cambiamento climatico è una grande sfida che il nostro Paese affronta con l’obiettivo di abbattere le emissioni del 55% entro il 2030. Impresa ardua per quello che sta succedendo a livello mondiale, ma da intraprendere per le nuove generazioni. Sono obiettivi che dobbiamo raggiungere attraverso un nuovo modello di consumo e di produzione, che investe tanti settori e che vede il governo e le categorie produttive impegnate per trovare il punto di equilibrio tra l’economicità dell’intervento e l’equilibrio con la società” ha concluso il Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Gli Stati generali della Green Economy
In occasione di Ecomondo si tiene anche la 13° edizione degli Stati generali della Green Economy, organizzata dal Consiglio Nazionale della Green Economy, composto da 68 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e il patrocinio della Commissione UE, e con il supporto tecnico della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile (FoSS), che quest’anno ha per tema “L’economia di domani: una green economy decarbonizzata, circolare e rigenerativa”. Nei quattro giorni di fiera sono inoltre attese 30 delegazioni, con circa 280 delegati provenienti da Nord Africa, Africa Subsahariana, America Latina, Europa ed Europa e più di 230 eventi nazionali e internazionali.
Tasso di riciclo in Italia al 64%
Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo della green economy nazionale. Tra le priorità del documento figura la Missione 2, intitolata “Rivoluzione verde e Transizione ecologica” e che include una dotazione di 2,1 miliardi di euro per “migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e il paradigma dell’economia circolare”.
A tal proposito, il “XII Rapporto Raccolta Differenziata e Riciclo 2022“, elaborato da ANCI e CONAI e presentato in occasione della fiera, mostra che “dal 2018 al 2021 i Comuni italiani hanno raggiunto la percentuale complessiva di raccolta differenziata pari al 64%, con un incremento pari a 6 punti percentuale nel quadriennio”. Un segno di miglioramento tangibile dei modelli di organizzazione della raccolta differenziata e della gestione dei rifiuti urbani, in linea con le politiche europee di circolarità. Infatti, l’Italia figura tra i 9 Stati Membri “sulla buona strada” per raggiungere gli obiettivi UE al 2025 (55% riutilizzo e riciclo dei rifiuti urbani, 65% riciclo di tutti i rifiuti di imballaggio).