Spreco alimentare: il progetto “Rimpiattino”

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Nel corso della conferenza stampa organizzata da FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, e Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica), dal titolo “Spreco alimentare: al ristorante la Doggy Bag si chiama rimpiattino” sono stati presentati i dati raccolti riguardo allo spreco degli avanzi alimentari.

Nonostante il 91,8% dei ristoratori sia attrezzato per consentire all’utenza di portare a casa gli avanzi, solo il 15% degli italiani ha assunto questa abitudine. Questo numero diventa ancora più allarmante se si considera che il 36% della spesa delle famiglie per prodotti alimentari transita fuori casa.

I ristoratori hanno suggerito alcune possibili motivazioni: imbarazzo o vergogna nel fare la richiesta (50%), scomodità (19,5%), indifferenza (18,3%). La percezione dei consumatori appare però positiva. Il 74% degli italiani, infatti, si dichiara favorevole al portare a casa gli avanzi e il 22% indica la possibilità di farlo come una variabile importante nella scelta del locale in cui mangiare.

Allo scopo di incentivare quest’uso, FIPE e Comieco hanno rinnovato la collaborazione che nel 2019 ha promosso il progetto “Rimpiattino”. Grazie ad esso, 875 ristoranti di 22 diverse città aderenti all’iniziativa hanno ricevuto in totale 24.000 contenitori di carta proprio per portare a casa il cibo e il vino non consumati a tavola. Inoltre, hanno presentato una nuova funzionalità dell’app “Sprecometro” che permette di misurare lo spreco alimentare fuori casa.  L’augurio è che grazie a queste iniziative l’utilizzo delle Doggy Bag diventi un’abitudine consolidata per gli italiani.

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